La "Laguna" di Valentino è molto secca

Ai dubbi di Vale lei aveva prontamente risposto permettendogli di recuperare dalla decima alla prima posizione in un Gran Premio incredibile.
Pochi giorni dopo e a tanti chilometri di distanza Valentino non può chiedere scusa alla sua M1. Anzi, dovrebbe essere il contrario. Stavolta i dubbi di Rossi nelle qualifiche si sono dimostrati fondati. Il motore infatti ha ceduto (II° volta quest'anno) e a soli 3 giri dalla fine ha costretto il suo "fantino" ad un ritiro amaro e quantomai inopportuno data la netta vittoria del rivale Nicky Hayden sulla pista di casa.
La pista americana di Laguna Seca è sicuramente la più difficile e sconosciuta dell'intero campionato. Lo sanno bene gli addetti ai lavori, lo sa Valentino e lo sa lo stesso Hayden (vincitore anche l'anno scorso) che su questa pista è cresciuto e ne conosce segreti e soffi di vento. Una pista che porta al limite fisico la tenuta dell'atleta con le sue curve veloci, paraboliche più in stile Indianapolis che MotoGp e con una temperatura d'asfalto vicina ai 60 gradi.
Valentino deve comunque recriminare con se stesso e con la squadra per il solito problema di quest'anno: le prove e le qualifiche. Se il pilota di Tavullia ha fatto delle ottime gare (al di la dei ritiri) sono le giornate precedenti a quella della Gara che devono preoccupare il Dottor Rossi & Co.
Il Motomondiale adesso si prende una piccola pausa e tornerà il 20 agosto in Repubblica Ceca, la prima di sei gare che porteranno a termine una stagione piena di alti e bassi, di sorprese e di colpi di scena. Rossi ha un distacco dal leader Hayden di 51 punti. Contando l'imprevedibilità e il talento di Valentino Rossi (e soprattutto i 25 punti in palio per ogni vittoria) un recupero non appare impossibile. Come sempre dal Dottore ci dobbiamo aspettare il possibile e l'impossibile.
Una nota di merito è d'obbligo per Marco Melandri (il migliore di tutti nelle staccate) e soprattutto per il baby-fenomeno Dani Pedrosa: al suo primo anno in MotoGp sta entusiasmando e stupéndo tutti per classe, velocità e coraggio. Piccoli fenomeni crescono.
Alessandro