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31 maggio 2006

Bloggers for equity

Questo Blog, inserendo nella colonna di destra il box di B4 (sfondo arancione), partecipa al Progetto Bloggers for equity destinato a sensibilizzare l'opinione pubblica all'aiuto delle associazioni umanitarie impegnate nel mondo.
Cliccando su questo link accederete alla Home Page dove troverete tutte le informazioni necessarie sugli scopi e sull'organizzazione del progetto.
Cliccando invece sulle singole icone delle varie associazioni, presenti nel nostro box, accederete direttamente alle relative pagine Web di donazione. Non c'è nessun obbligo economico, mettere a disposizione il proprio sito o il proprio blog ha lo scopo di diffondere un progetto utile e intelligente.
Grazie a tutti

Alessandro

30 maggio 2006

Amici, consigliamolo a Moggi....





Da Libero

29 maggio 2006

Al mattino col caffè....


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Alessandro

Letture di qualità

Premetto che non voglio mancare di rispetto a nessuno però ieri stavo tornando da Roma in treno e di fianco a me c'era una ragazza: capelli rossi, occhiali rosa (???), corporatura normale, aveva più o meno 24/25 anni. La rivista che le allietava il viaggio era Vanity Fair.
Non voglio parlare della mia avversione per i magazine dedicati ad argomenti inutili (ecco mi sono esposto...) come il gossip, il look, le mode, le tendenze e il mondo dei Vip. C'è però un aspetto su cui voglio esprimermi.
Se avete notato, sfogliandolo per sbaglio, in fondo ad ogni articolo della rivista è presente una indicazione in grassetto del tempo medio di lettura stimato per quell'articolo. Lo trovo una cosa orrenda. Già viviamo in un paese dove si legge pochissimo, se mettiamo anche per iscritto i tempi di lettura siamo veramente alla frutta. Senza contare che è un pò la morte del giornalismo di qualità.
Di questo passo arriveremo al paradosso di scegliere quali articoli leggere non in base all'argomento che tratta o all'interesse che ci suscita ma dal tempo che ci mettiamo a leggerlo: meno tempo ci porta via più siamo invogliati a leggerlo.
Un'altra curiosità: se il tempo di lettura indicato per un articolo di moda o di gossip è sui 7/8 minuti, per un articolo di Scalfari su Repubblica o per un reportage di Ettore Mo sul Corriere dovremmo stimare almeno 2/3 ore. Lo trovo davvero assurdo e inutile.

Alessandro

27 maggio 2006

Rifletti con lo zio Carlo!

Ti propongo una piccola riflessione.
Un sabato pomeriggio di fine maggio, un po' di zapping in TV.
Raiuno: "Cubetti di Notti sul ghiaccio", vip riciclati nel fenomeno del momento del pattinaggio sul ghiaccio.
Raidue: "CD live" con Alvin e Giorgia Palmas. Ho detto tutto.
Raitre: "Tappa del Giro d'Italia", e questo si potrebbe anche guardare se si è appasionati.
Rete 4: "Commissario Cordier", malloppone poliziesco dove gli attori potremmo essere anche io e Paperoga e non cambierebbe poi molto.
Canale 5: "Noi", telefilm italiano che nemmeno mia nonna si sognerebbe di seguire.
Italia 1: "Veronica Mars", ideato per gli adolescenti che al sabato pomeriggio non hanno amici con cui uscire.
La7: "Jack Frost", non so cosa sia ma non penso valga la pena sforzarsi.
Mtv: un Reality show dove dei ragazzi devono dimostrare chi è più deficiente. Bello.
All music: repliche di "Call Center", dove l'unica cosa che vale la pena vedere è la conduttrice Valeria.

Quando si dice TV di qualità.

Alla prossima puntata.
Carlo

25 maggio 2006

E i sospetti avanzano.......

Vignetta di Artefatti



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Alessandro

Tv libera

Una televisione gratuita, accessibile da internet, senza vincoli di orari e di palinsesto, che ti permette di vedere quando e come vuoi programmi, spettacoli e soprattutto inchieste che televisioni comuni non vogliono o non possono far vedere? Sembra utopia. Invece esiste. Si chiama Arcoiris.
In questo link trovate il post di presentazione della tv on-line.

Vi segnalo questa (ce ne sono molte altre in giro per la Rete) perchè la puntata di Matrix di ieri sera era dedicata alla ricostruzione dell'attentato dell'11 settembre al cuore dell'America, dopo che una serie di video, prodotti proprio da Arcoiris, ha riaperto uno strappo (davvero grosso) sulle varie ricostruzioni ufficiali dell'intelligence americana e dei giornali.
Non do giudizi su questo ma vi invito a guardare i vari filmati e farvene una da soli, a vostra discrezione. Il materiale va naturalmente preso con le molle. Ma è davvero interessante.

In fondo a questo Blog (subito dopo il contatore) ho messo una finestra, che si aggiornerà in continuazione, con i link ai 5 filmati presenti nella Home Page di arcoiris.tv

Buona visione
Alessandro

23 maggio 2006

Elio e le profezie tese

Mass Media e demonizzazione

La ragazza che vedete nella foto di Tgcom è Erika De Nardo. Proprio lei, che nel 2001 fu al centro di un caso di cronaca che sconvolse l'opinione pubblica. Con la complicità del fidanzato Omar uccise la madre e il fratellino e per questo fu condannata a scontare sedici anni di carcere.
Lunedì mattina, su quasi tutti i quotidiani, eccola di nuovo in prima pagina: è alla sua prima uscita dopo 5 anni e tutti sono pronti a puntarle addosso telecamere e obiettivi fotografici. Ho letto qualche articolo che faceva da corredo a queste foto. Tutti sembrano voler demonizzarla di nuovo, come anche i servizi in TV. Per lei sembra una colpa anche il voler ridere o lo scherzare con le altre ragazze. Ho sentito frasi penose, come "I suoi occhi non sembrano aver chiesto perdono per quello che ha fatto 5 anni fa...", "Riesce ancora a scherzare quasi abbia dimenticato quello che ha commesso" o "sembra lei a comandare le compagne di gioco...". Sono stanco, personalmente. Lungi da me il voler salvare questa ragazza per le atrocità che ha compiuto. Ritengo che la pena nei suoi confronti sia stata troppo lieve. Sono però disgustato da tutto questo morboso interessamento alla cronaca nera dei media. Perchè sbatterla di nuovo in prima pagina, se non per vendere una copia in più di un giornale? Cosa ha fatto di nuovo questa ragazza, per ribadirgli di nuovo le sue colpe? Perchè accanirsi con certe frasi ad effetto? Cosa ne sapete di chi sia diventata ora, di cosa pensi? Il vostro interesse è solo colpire, senza informare.
Alcuni direttori di quotidiani o TG dovrebbero riflettere su cosa sia veramente il giornalismo. Sbattere "il mostro" in prima pagina fa sempre comodo, vero?

Alla prossima puntata.
Carlo



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Lippi sì, Lippi no: parliamo di calcio

E' scattato il tormentone sul C.t. della Nazionale: lo vogliamo ai Mondiali oppure no?
La mia domanda però è un'altra: merita Lippi l'onore di guidare la nostra nazionale? Ha i requisiti per farlo?
Ok, è facile parlare adesso, dopo questo scandalo ma, senza nulla togliere a un uomo di sport come lui, Marcello Lippi è stato capace di vincere tanto solo alla Juventus (perdendo tra l'altro 3 finali di Champions) ma non è mai stato capace di accettare altre sfide, tranne la fallimentare esperienza all'Inter dove, non avendo alle spalle una forza come la Juve, ha lasciato pessimi ricordi. Su questo livello non c'è paragone con un maestro di calcio come Trapattoni. Forse più difensivista ma capace di vincere e convincere non solo in Italia ma anche in Germania e Portogallo. Trascurando poi la simpatia dei due perchè non c'è davvero storia (il Trap è sempre il Trap).
Che dire poi delle convocazioni? Non ditemi che pensiamo di poter vincere un Mondiale portando gente come Zaccardo, Barone, Perrotta e Iaquinta (quest'anno 9 gol di cui 6 su rigore...)?? Personalmente giocatori come Liverani e Lucarelli è difficile pensare di lasciarli a casa. Per non parlare del caso-Panucci, il miglior terzino destro italiano, autore di una grande stagione, dalle riconosciute caratteristiche di affidabilità, grinta ed esperienza. E' stato lasciato a casa solo e soltanto per problemi di incompatibilità caratteriale con Lippi, dovuta a precedenti diverbi nei club. Trovo assurdo che un c.t. possa mettere in primo piano questo tipo di aspetti di fronte alle convocazioni in Nazionale. Pensare a se stessi anzichè alla squadra e al proprio paese è profondamente sbagliato.
Dietro a tutto questo ci sono tutti gli aspetti che Carlo ha ben spiegato in precedenza. Ma di questo non voglio parlare. Sentir parlare Lippi in quei modi succubi con Moggi non mi produce belle sensazioni ma questi sono altri discorsi.

Alessandro

21 maggio 2006

Nazionale al bivio


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Lippi? No,grazie.


Lo scandalo del calcio ha investito anche Marcello Lippi. L'ex allenatore juventino è stato interrogato dai magistrati che indagano sulle intercettazioni telefoniche che hanno sconvolto l'universo calcio in Italia. Le "telefonate calde" di Luciano Moggi erano dirette anche all'allenatore toscano che tra breve dovrebbe guidare la nazionale azzurra nei mondiali in Germania. Tra le varie frasi intercettate tra i due, una in particolare ha colipto l'opinione pubblica in questo periodo: "..Non sono mica io l'allenatore..", avrebbe detto Lippi a Fabio Cannavaro che voleva disputare un incontro. Quasi come se fosse un burattino nelle mani dell'ex dg bianconero. Sarebbe questo l'uomo giusto per guidare una compagine nazionale che dovrebbe rappresentare l'immagine pulita del calcio?
Non voglio mettere in dubbio le capacità di allenatore di Marcello Lippi ma a questo punto inizio a diffidare di ogni personaggio che ha avuto contatti con Moggi e la Gea. Non voglio Marcello Lippi come allenatore della nazionale ai prossimi mondiali. Il motivo è semplice: ha vinto tutto, certo, ma solo con la Juventus. E chi mi toglie il dubbio che anche negli anni passati c'era qualcosa di marcio in questo calcio? Perchè in Europa la Juve ha vinto così poco, quando in Italia dominava? Perchè all'Inter Lippi ha fallito su ogni fronte?
Le domande restano e i dubbi sono ben saldi nella mia testa. Con tutte le incertezze che avvolgono la sua persona, Lippi dovrebbe rassegnare le dimissioni al più presto. Per il bene del calcio italiano.

Alla prossima puntata.
Carlo

19 maggio 2006

Il Codice Da Vinci: paure e congetture

Esce oggi in contemporanea mondiale l'attesissimo film di Ron Howard "Il Codice Da Vinci". Intorno al fenomeno Dan Brawn si è parlato tanto, tantissimo, troppo. Congetture, paure, urla esoteriche, minacce alla cristianeità, di tutto di più.
Lo scrittore americano ha costruito un eccezionale romanzo dalla grande forza narrativa, ricco di mistero, un pò noir e dal notevole intreccio. La Chiesa condanna e boicotta un libro e un film basati sulla finzione e sulla invettiva tipiche di un romanzo. Lo fa, forse, più per paure interne, relative ai propri fedeli e alle loro convinzioni e credenze. Questa è la verità. Altrimenti non riesco veramente a pensare come, una istituzione così importante, storicamente potente e religiosamente intoccabile possa aver paura di un libro e di un film. Preti, vescovi, cardinali e addirittura il Papa si sono mossi per boicottare il libro come se potesse veramente diventare un nuovo vangelo per la gente. La Chiesa si è mossa come se dopo l'ultima pagina del "Codice Da Vinci" la gente fosse pronta a non credere più in quella cultura in cui è nata e cresciuta. Impariamo a dare il giusto peso alle cose.






Alessandro

18 maggio 2006

Zecche in treno

Come giustamente scritto da Carlo ci vuole calma.
Bisogna lasciar lavorare le persone per giudicare il loro operato. Da buon cittadino pendolare però mi prendo la libertà di scrivere un "post aperto" (anzichè una lettera) al neo-ministro dei trasporti Alessandro Bianchi (e di riflesso a quello delle infrastrutture, Antonio Di Pietro).

Caro ministro Bianchi, se vuole ascoltare per un minuto uno dei milioni di cittadini che utilizzano spesso e volentieri i treni delle Ferrovie dello Stato le vorrei chiedere un enorme favore. Lasci perdere per un attimo (non dico dimenticare, dico rinviare) il discorso TAV, il discorso Altavelocità, il discorso Ponte sullo Stretto e si dedichi con tutte le forze e le risorse a migliorare il servizio di Trenitalia. Tutti i giorni milioni di persone utilizzano il treno per spostarsi, per andare al lavoro, per andare a scuola e tutti i giorni si trovano di fronte ai soliti problemi: ritardi, sporcizia nei vagoni, viaggi appiccicati come sardine, soste in mezzo alla campagna all'insegna del "speriamo che riparta" e mi fermo quì.
Lei a questo punto potrebbe contestarmi il fatto che la Tav e l'Altavelocità sono necessarie per il progresso del Paese. Certo ministro, però se tutti i lavoratori che viaggiano tutti i giorni per raggiungere il posto di lavoro arrivassero puntuali e quindi meno stressati da un viaggio in piedi, a due centimetri dal naso di un altro e con l'ansia di non arrivare in tempo, le assicuro che si lavorerebbe meglio, di più, si aumenterebbe la produttività della gente e ne gioverebbe anche il progresso dell'Italia. Ne sono certo.
Non voglio certo prendere il posto di chi deve studiare la soluzione a questi problemi però alcune priorità mi sembrano palesi:
1-La pulizia delle carrozze e dei servizi deve migliorare.
2-La puntualità assoluta certo è difficile ma si può migliorare progressivamente. In primis l'usura, la vecchiaia e la scarsa manutenzione delle vetture ne inficiano l'efficenza e ne causano spesso e volentieri o il malfunzionamento o la rottura. Le linee ferroviarie, composte da binari e fili aerei, devono essere aggiustate, riviste e, perchè no, cambiate per migliorarne l'efficenza, la sicurezza ed evitare i ritardi dovuti "a problemi o guasti sulla linea". Senza contare i tratti in cui si viaggia su un solo binario in entrambi i sensi di marcia o addirittura un treno si deve fermare per aspettare il transito di un altro dalla direzione opposta.
3-Il rapporto con la clientela dovrebbe essere un pò più diretto ed efficace. Non sono nuovi casi in cui, a causa di ritardi, un cliente perde la coincidenza e non ottiene risposte esaurienti riguardo a rimborsi e ad altre soluzioni di viaggio. Per non parlare degli scioperi (altro capitolo penoso). Non dico che non ci siano brave persone di Trenitalia disposte e pronte ad aiutare ma è il complesso della comunicazione al cliente che è scarsa e mal disposta.
Caro ministro, mi rendo conto che i tempi saranno lunghi, i compiti e gli impieghi plurimi però a queste ferrovie un occhio ce lo dia perchè a viaggiare nei vagoni-sardina c'è la gente che, con il suo voto, le ha permesso di assumere questa privilegiata ma impegnativa carica.
Grazie
Saluti

Alessandro

Serve calma!


Da poco più di 24 ore Romano Prodi ha formato il suo governo. Per molti è già in crisi prima ancora di aver visto la concretizzazione dei suoi programmi. Come al solito, si pretende il tutto e subito. Ritengo che i ministri del governo Prodi siano un buon mix dell'ala moderata dello schieramento e di quella più radicale. Rappresentano bene le forze all'interno della maggioranza e molti ministri hanno una conoscenza ottima degli affari di cui si andranno ad occupare. Anche ministri che non hanno una grandissima credibiltà nel panorama politico italiano potranno dimostrare con i fatti le proprie capacità e se la cosa non avverrà saremo liberi di criticare ogni aspetto. Appare soltanto prematuro una critica indiscriminata del personaggio o del partito politico. Serve calma, molta calma, soprattutto in questo momento. Chi vivrà, vedrà. E giudicherà.
Mi sento di fare un grosso "in bocca al lupo" al neoministro dello Sport Giovanna Melandri. In questo momento accettare un incarico del genere denota anche una buona dose di coraggio. E lei ne ha sempre dimostrato molto.

Alla prossima puntata.
Carlo

17 maggio 2006

Governo Prodi, ecco la lista dei ministri

Il governo è fatto. Prodi, in qualità di Premier della coalizione di centrosinistra, ha letto la lista dei ministri che formeranno il governo dei prossimi (???) 5 anni.
Cliccando su questo link troverete la scheda con tutti i nomi e le cariche.
Guardando la lista però mi saltano subito all'occhio delle stranezze.
Innanzitutto la famosa questione delle "quote rosa" (riguardante la presenza femminile all'interno del governo) tanto dibattuta durante la campagna elettorale, mi pare sia stata un pò "tradita" da Prodi. Il ministro donna con un certo peso politico risulta essere praticamente solo Livia Turco, ministro della Salute, in quanto tutte le altre donne incaricate da Prodi, oltre ad avere un peso politico inferiore, risultano essere ministri senza portafoglio.
Per definizione i ministri senza portafolglio non sono a capo di un ministero e nel bilancio dello Stato non sono previsti stanziamenti per le loro attività. Questi ministri entrano a far parte del Consiglio dei Ministri e si occupano di questioni politiche ma non amministrative.
Operazione di forte appoggio al ruolo politico delle donne sarebbe stato quello di affidare ministeri come l'istruzione, i beni culturali, l'ambiente e perchè no la difesa a politici come Rosy Bindi o Emma Bonino a cui invece sono stati affidati rispettivamente i compiti di ministro della famiglia e ministro degli affari europei (tutti e due senza portafoglio).
Altra questione risulta essere quella relativa al Segretario dei DS, Piero Fassino, escluso dalla lista ufficialmente per dedicarsi alla creazione del nuovo partito democratico. Per l'impegno sempre profuso alla causa del centrosinistra e per il peso avuto nella campagna elettorale mi sembra una esclusione abbastanza opinabile.
Altro paio di maniche invece sul nome di Clemente Mastella. Se penso che la Giustizia Italiana dipenderà dalle sue scelte mi scende un brivido lungo la schiena. Ma questo è il contentino che Prodi ha voluto dargli e dobbiamo adeguarci.
Naturalmente non vedo solo nero. Positive a mio parere sono le scelte di D'Alema agli esteri, di Padoa Schioppa all'economia, di Amato agli interni e di Gentiloni alle comunicazioni.
Come estremamente positiva è l'introduzione tra i dicasteri senza portafoglio, del ministero alle Politiche giovanili e allo sport, affidato a Giovanna Melandri. "La Melandri, come ministro per i Beni culturali con vigilanza sullo sport, ha legato il suo nome alla prima vera riforma del Coni nel dopoguerra, avvenuta con il decreto legislativo del 23 luglio 1999" (da gazzetta.it).
Tutto sarà da vedere, provare, giudicare. Dobbiamo solo sperare che questo governo faccia la sua politica in modo corretto e onesto come è raro vedere di questi tempi.
Vignetta di Giannelli sul Corriere della Sera del 17/5/2006

Alessandro

Responsablità oggettiva

Ieri il più autorevole quotidiano sportivo d'Italia, la "Gazzetta dello Sport", ha pubblicato alcune intercettazioni telefoniche tra Luciano Moggi e due ministri del precedente governo, Pisanu e Siniscalco. Entrambi chiedevano favori all'ex dg bianconero e si notava dal tono delle conversazioni l'amicizia che li legava a Moggi.
Su questo blog mi si è detto di aver generalizzato sui politici, perchè tra loro ve ne sono molti onesti che pensano al bene collettivo del Paese.
Pisanu è sempre stato uno di quei politici che mi ha ispirato fiducia e che ho visto svolgere bene il proprio lavoro. Se anche lui non è immune da colpe nello scandalo che sta sconvolgendo vari ambiti pubblici in Italia, di chi mi dovrò fidare?
Sarò pure prevenuto nei confronti di molti politici, ma le telefonate sono una prova oggettiva che comportano una responsabilità.

Alla prossima puntata.
Carlo

16 maggio 2006

Questo sì che riconcilia un pò col calcio

Paure


La situazione della vicenda "piedi puliti" (come da poco viene definita) si fa di ora in ora più complicata. Il mondo del calcio e chi l'ha gestito negli ultimi anni stanno crollando miseramente. Ribadisco, come già scritto in questo blog, che gli appassionati di calcio esigono giustizia e pulizia nel calcio, anche a costo di vedere la propria squadra in serie B.
La mia grande paura rimane legata ai Campionati del mondo che si terranno a breve in Germania. L'italiano medio tende a dimenticare in fretta. In ogni ambito. Se l'Italia disputasse un grande mondiale, in molti probabilmente non si ricorderanno quanto accaduto in questi giorni.
Il mio timore è di vedere ancora le stesse facce al comando del calcio italiano dopo tutto quello che è successo. Se aggiungiamo che Gianluigi Buffon, per molti miglior portiere al mondo, parte per la Germania con un'inchiesta che lo riguarda in corso, allora il quadro si fa ancor più complicato.
Tiferò la nazionale, ma spero che gli (eventuali) successi non facciano smettere di riflettere sul momento peggiore della storia del calcio italiano.

Alla prossima puntata.
Carlo

15 maggio 2006

Va bene tutto però.........


Da tifoso (non Juventino) posso veramente capire tutto. Giusto credere nelle vittorie sudate in campo e più che legittimo attendere che si faccia chiarezza.......però uno striscione così è un grave segno di stupidità e di ignoranza.
I tifosi bianconeri mi scusino, so che tantissimi non la pensano così, però allo stadio questo c'era e non è certo passato inosservato.

Alessandro

Sondaggio Juventus


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14 maggio 2006

Le potenzialità della Rete

Mi interrogo spesso sul titolo del corso che sto seguendo all'università e a cui è legata la nascita di questo blog: "informatica applicata al gionalismo". Pensandoci sopra mi sto convincendo sempre più che forse la titolazione giusta per un corso come questo sarebbe stata "giornalismo applicato all'informatica". Cerco di spiegare le mie ragioni.
Nel caso della prima titolazione l'idea insita è che al giornalismo, alle sue forme, alle sue tecniche e al suo linguaggio vengano applicate le nuove tecnologie informatiche (soprattutto internet) e si debba quindi studiarne questo "inserimento" nel nuovo mondo.
Con la seconda titolazione invece si sottolinea come è il giornalismo che cambia le sue tecniche, il suo stile, il suo linguaggio per adattarsi alle nuove tecnologie e soprattutto per sfruttarne le enormi potenzialità.
Secondo me la seconda ipotesi è quella più in linea con la mia idea di giornalismo on-line. Si è sottolineato spesso come tra giornalismo cartaceo e giornalismo in rete ci siano grandi differenze che partono da aspetti più semplici come l'usabilità, la comodità, i costi ridotti per arrivare ad aspetti più importanti e complicati come la scelta del linguaggio, i tempi, l'interattività e la multimedialità. Ma sono proprio questi ultimi termini che fanno la differenza: le enormi potenzialità della rete hanno cambiato, per certi versi, la natura di una tipologia di giornalismo.
La possibilità di usufruire in un unico contesto di forme di comunicazione diversa è la straordinaria forza di internet. Nelle home page dei giornali infatti le notizie sono presentate sia sotto forma di testo, che di file audio, che di file video, che di grafico , che di tabella, che di galleria di immagini. Tutto sotto lo stesso tetto. Tutto aggiornato in tempo reale. Quindi è il giornalismo che, applicato a queste potenzialità del Web, cambia. Si concentra sulla quantità e sulla multimedialità delle notizie invece che sulla qualità, come avviene invece per i quotidiani. Si concentra su una informazione "minuto per minuto", a differenza di una giornaliera sempre dei quotidiani. Si concentra su un linguaggio più diretto, efficace, schietto, diverso da quello delle grandi firme, degli editoriali, degli elzeviri.
Come detto anche dal Prof. Alfonso, non è idea assurda pensare che in futuro i quotidiani siano dedicati soltanto al commento e l'informazione diventi materia esclusiva di internet.
Detto questo è naturale notare come l'informatica col tempo cambia, si migliora e si perfeziona per aumentare sempre più la sua forza. Personalmente ho più idea di una tecnologia che aspetta solo di essere scoperta a fondo, di essere sfruttata da questo giornalismo e non viceversa.

Alessandro

13 maggio 2006

La Regina del nulla

Bella, bellissima per carità. Ma dovessi mettermi a tavolino ed accantonare l'aspetto fisico della signorina Paris Hilton cosa troverei??
Vediamo un pò......nasce a New York il 17 febbraio del 1981; nipote di Conrad Hilton Jr, imprenditore, fondatore della catena di alberghi più famosi del mondo, i super lussuosi Hotel Hilton, e possessore di un patrimonio personale che si aggira sugli 800 milioni di dollari.
La nipotina Paris è divenatata "famosa" e chiacchierata nelle cronache per un suo filmino pornografico apparso su Internet nel 2004. Da quì parte la "carriera" di Paris costellata di apparizioni e di passerelle, di fotografi e di gossip. Insomma è diventata nel giro di poco tempo (senza offesa, per carità) la cosiddetta Regina del nulla.
Cosa sa fare questa ragazza?? Perchè è oggetto di venerazione per migliaia di ragazzine americane?? Per quale attitudine è salita alla ribalta?? Quale aspetto della sua personalità ha spinto una famosa casa di intrattenimento americana a mettere in commercio un videogioco dedicato alla "bella vita" della Hilton??Domande che non avranno mai una risposta. Non a causa della nostra ignoranza ma perchè una risposta la possiamo già cogliere nel modo in cui viene pubblicizzata la sua figura nel mondo. Avete mai fatto caso a come viene presentata sui giornali, nelle didascalie delle fotografie e negli articoli dei giornali di gossip?? Come "l'ereditiera Paris Hilton".
Che qualifica è "ereditiera"?? E' una professione faticosa ed impegnativa essere la destinataria delle fortune economiche della propria famiglia?? Che ruolo ha nella società una "ereditiera"??
Le risposte le lascio a voi. Io posso solo aggiungere che spero con tutto il cuore due cose:
1-che la signorina Hilton, come moltre altre reginette del nulla (anche nostrane), non diventi mai un esempio da seguire o un obiettivo da raggiungere per le più giovani. Sarebbe la fine.
2-che non vada in porto la folle idea di un regista indiano di far interpretare il ruolo di Madre Teresa di Calcutta proprio alla Hilton perchè sarebbe veramente uno scandalo di fronte al quale persino Luciano Moggi rimarrebbe a bocca aperta.

Alessandro

Ipotesi e certezze

Mio nonno è morto quando avevo 8 anni, lasciandomi pochi ricordi. La sua più grande eredità che mi sono tenuto è la fede calcistica. E fu così che diventai interista. Povero nonno, a quei tempi non sapeva cosa mi avrebbe atteso negli anni novanta. Un po' lo invidio, perchè si è preso il periodo migliore, quello della grande Inter, e mi ha lasciato in mezzo ai Gresko e ai Gilberto di questi ultimi anni. Un destino di sofferenze. Dopo tanto tempo in cui mi sono chiesto perchè mio nonno avesse scelto proprio la maglia nerazzurra e non capivo perchè mi avesse lasciato solo in tutta questa sofferenza, nel Maggio 2006 ho avuto l'illuminazione. Grazie. Ora comprendo il tuo disegno, nonno. Ho sofferto, è vero, mi sono preso troppe delsioni, ho cercato di capire l'indecifrabile, ma ora tutto mi è più chiaro. La mia squadra è pulita e si mertita che chi ha truffato in tutti questi anni paghi un conto salato. Juventus, Milan, Lazio e Fiorentina sono le 4 squadre che finora risultano indagate in procura. Dietro ad esse ce ne stanno molte altre, che tenevano stretti rapporti commerciali con loro. Si parla di revoca degli ultimi 2 scudetti, ma volete dirmi che nel 1998 il campionato fu vinto in modo limpido dalla Juventus? Chi ripagherà gli interisti di tutte le batoste morali avvenute negli ultimi 10 anni (almeno in campo nazionale)?
Come ha scritto Alessandro, pretendo da appassionato pene DURISSIME per le squadre coinvolte. Devono ripartire da zero perchè hanno truffato milioni di appassionati in Italia. Tutti i soldi spesi nel calcio dovrebbero essere rimborsati. Fino all'ultimo centesimo.

Un sogno, che sicuramente rimarrà tale: domenica 21 la Juventus vince lo scudetto. Dopo pochi giorni viene mandata in B, al Milan vengono tolti dei punti come squalifica, Inter campione d'Italia. E' successo di tutto, perchè non pensare l'impossibile?

Alla prossima puntata
Carlo

Per uscirne bisogna punire

E' partito l'effetto domino.
Come spesso accade al momento della scoperta di un grosso scandalo (per esempio tangentopoli) tutto viene a galla come per miracolo, come se tutto fosse stato tenuto in serbo per rendere più spettacolari i fuochi d'artificio. Il cosiddetto Moggi-gate ormai ha raggiunto livelli inimmaginabili. La strategia del d.g. bianconero comprendeva una fitta rete di rapporti che partiva dalle più alte cariche del mondo istituzionale sportivo (Figc, Lega, Aia) e che, toccando arbitri, designatori, procuratori e dirigenti, terminava con poliziotti e finanzieri impegnati a "proteggere" Moggi nella sua scalata al potere.
La trama tessuta da Lucky Luciano prevedeva designazioni pilotate di arbitri per le partite di campionato (dalla scelta della terna arbitrale alla assegnazione delle partite nelle farie fasce) e della cosiddetta strategia delle ammonizioni "scientifiche", piazzate cioè ai giocatori squalificati per impedirgli di giocare le partite contro i bianconeri.
Pezzo dopo pezzo l'effetto domino porta alla scoperta di altri tasselli del mosaico: dallo scandalo scommesse in cui spicca il nome di Gianluigi Buffon, al traffico di cocaina con protagonisti due ex attaccanti juventini (Padovano e Vialli) passando per un calciomercato comandato dalla Gea di Moggi jr, per un bilancio juventino sotto accusa per falso, per le convocazioni di Lippi "su consiglio" del d.g. bianconero, per un campionato (quello 2004/2005) in cui anche Lazio, Fiorentina e, in misura minore, il Milan rischiano pene severe.
Ogni giorno, quasi ogni ora qualche nuovo pezzetto di questo scandalo viene fuori e non può far che peggiorare una situazione da cui, per uscire, c'è soltanto il metodo della rifondazione.
Non voglio ipotizzare banali scenari futuri o soluzioni infallibili ma il primo passo che questo calcio deve fare per avere una speranza di uscire a testa alta senza perdere quella poca credibilità che gli rimane è soltanto quello di punire. Punire severamente. Punire senza riserve. Punire per dare l'esempio. Punire per far capire che non si guardano gli scudetti o il colore della maglia per impartire pene più o meno severe. Squalifiche, penalizzazioni, retrocessioni, ritiro degli scudetti. Va bene tutto. Basta che ci sia qualcosa di significativo.
Vignetta di Artefatti

Alessandro

12 maggio 2006

La nuova maglia

SENZA COMMENTI......FANTASTICA!!!!
Da
Dagospia - Vignetta di Artefatti

Alessandro

11 maggio 2006

Ma che bella gente


Britney Spears è di nuovo incinta. E chissenefrega. Esatto. Dopo un'infanzia passata a colmare le apprensioni della madre che la voleva star sin da bambina, dopo un'adolescenza precoce passata con la mania di dichiararsi vergine, dopo una maturità dove i vestiti tendevano a ridursi giorno dopo giorno, dopo un matrimonio durato poche ore, Britney Spears aspetta il secondo figlio. Nelle fotografie apparse da qualche mese sui giornali appare ben lontana dall'icona sexy del passato.
Riflessione: la Spears si è bruciata le tappe di una vita intera in circa 20 anni ed ora sta cercando di recuperare il tempo perso. Cambierà ancora 5-6 mariti prima di trovare una stabilità. Chissà come cresceranno i suoi figli, con un esempio così in casa. Fare figli non risolve i problemi psicologici ed esistenziali. Penso che lei, soprattutto in questo momento, ne abbia molti.
Che esempi hanno davanti gli adolescenti d'oggi? Una ragazza che a 12 anni era già vestita con gonne troppo corte. Riuscirebbe a dichararsi vergine ancora oggi.


Alla prossima puntata.
Carlo

L'ennesima intercettazione telefonica

Milano, giovedì 11 maggio 2006, ore 16:28

Driiin.......driiin......driiin
Luca: Pronto
Marco: Ciao Luca, sono Marco. Come ti và la vita........juventino?
Luca: Ah ah (risata strozzata) ma lo sai che sei proprio simpatico??
Marco: Beh dai lo si sapeva che Moggi........
Luca: Ma stai zitto che fino a poco tempo fa era considerato un mago del mercato
Marco: certo certo un mago vero e proprio.....peccato che usasse il telefono come i comuni mortali......
Luca: Beh dai è ora di cambiarlo però Giraudo è un mago della gestione economica....
Marco: Sì, peccato che proprio ieri la Procura di Torino ha dichiarato che è indagato per falso in bilancio......sai quando vendi Brighi al prezzo di Vieira.......
Luca: Uffa..........però gli scudetti non ce li possono toccare........
Marco: Mah veramente si parla tanto di revoca dell'ultimo scudetto....e quante ombre su quelli passati.....
Luca: Ma sì sono voci......vedrai che poi non ce li toccano.....rimangono sempre e comunque i giocatori.....quelli sono eroi....il capitano non si tocca......
Marco: Non hai letto??
Luca: Cosa???
Marco: Proprio oggi hanno scoperto quattro giocatori della juventus coinvolti in un casino con le scommesse.....
Luca: Saranno voci.......comunque passi Moggi, passi Giraudo, passano i giocatori ma l'allenatore.......con lui siamo a posto.........
Marco: Non hai letto??
Luca: Cosa (sbuffa)??
Marco: La Gazza ha riportato di un incontro super-segreto tra lui e Moratti......andrà fisso all'Inter
Luca: Ah.......ma no che resta e comunque passi Capello......ma......la storia della Juve non si tocca, quella rimane intoccabile come lo sono i grandi campioni che l'hanno fatta......guarda Vialli....che idolo.....non ci sono più attaccanti come lui oggi........magari prende il posto di Capello.........
Marco: Non hai letto??
Luca: Cosa (sbuffa più forte)??
Marco: Hanno beccato Padovano che vendeva dosi di cocaina e hashish a Vialli che gliela ordinava.......adesso addio panchina e Sky.......
Luca: mmmmm......dopo questa raffica di belle notizie non è che ti và di fumarci una bella ca.....
Marco: Shhhh che ci intercettano.........

Inventata da Alessandro

10 maggio 2006

Giorgio Napolitano presidente della Repubblica. E poi?

Con 543 voti al quarto scrutinio, il senatore a vita Giorgio Napolitano è stato proclamato presidente della Rpubblica. Succede a Carlo Azeglio Ciampi, che nelle scorse settimane aveva declinato l'invito del centro-destra ad un nuovo mandato presidenziale.
La riflessione che mi sento di fare in questo caso è semplice e necessaria, dopo i fatti accaduti in questa settimana. Tutta l'opposizione parlamentare ha votato contro una possibile elezione a capo dello stato di Giorgio Napolitano. L'81enne senatore è stato eletto con i soli voti della maggioranza. Il vero problema è che non esistevano nomi che potessero garantire un'intesa tra le coalizioni come era stato al tempo dell'elezione di Ciampi. Dove sono finite quelle personalità in grado di volere solo il bene dei cittadini italiani e non di una sola parte politica? Dopo una campagna elettorale dai toni aspri e piena di colpi bassi, chi riesce a vedere delle personlità limpide in tutto l'arco parlamentare? La politica di oggi ci lascerà in eredità un insieme di personaggi che preferiranno il bene personale rispetto a quello pubblico. I politici di oggi sono tutti imprenditori, affaristi o con grandi interssi alle spalle. Cosa possono saperne del bene pubblico?
Napolitano è uno degli ultimi che possa garantire una gestione dello Stato da vero politico.
In bocca al lupo, signor Presidente. Ne ha davvero bisogno.

Alla prossima puntata.
Carlo

Al link http://notizie.virgilio.it/multimedia/napolitano_presidente.html,stream=adsl.html potete vedere il momento della proclamazione del nuovo presidente della Repubblica.

Ah la serietà....

Non sono mai stato per la serietà ad oltranza.
In qualunque ambito e contesto della vita l'ironia, la leggerezza sono (giustamente) un sano contorno alla serietà delle cose. Però c'è un'eccezione. A parer mio la politica non dove far ridere nè chi la segue, nè chi ne è protagonista, nè (come noi cittadini) chi ne è "vittima".
La formazione di un governo, l'elezione delle più importanti cariche istituzionali dello Stato dovrebbero essere momenti seri e risoluti per eccellenza. Poche settimane fa abbiamo assistito alla triste procedura di elezione del Presidente del Senato, avvenuta dopo quattro votazioni per un gioco politico tra Francesco e Franco Marini. Manovra politica, atto di protesta, ignoranza o burla poco importa. La figura rimediata non è stata delle migliori.
In queste ore si sta invece votando per il Presidente della Repubblica e anche quì i "burloni" (eufemismo) non sono mancati. Mentre i più "seri" (altro eufemismo) colleghi votavano scheda bianca per non tradire la italianissima incapacità di mettersi d'accordo, loro apponevano nomi inprobabili sulle schede elettorali. I nomi che più mi hanno colpito sono certamente Luciano Moggi, apparso in una scheda, Giuliano Ferrara (8), Bruno Vespa (1), Franca Rame (25), Adriano Sofri (23) e addirittura Cesare Previti, inserito in 3 schede a pochi giorni dalla sua condanna.
Magra figura.

Alessandro

09 maggio 2006

Il grande circo

"Don't try this at home", si dice ai bambini che guardano lo spettacolo del wrestling in TV. E' un circo, uno spettacolo creato solo per divertire. Personalmente riproporrei lo slogan anche nelle partite di calcio, d'ora in poi. Il calcio è un circo, un grande gioco dove quei pochi che sanno cosa accadrà lo tengono nascosto a tutti gli altri. Cari bambini, datevi ad altri sport. La domanda, dopo il Moggi-gate, sorge spontanea: cosa ho seguito negli ultimi anni? un campionato o una farsa? Premettendo che sono interista e qualche sospetto l'ho sempre avuto (Ceccarini docet), dopo quanto successo in settimana ho capito che a volte la realtà può superare l'immaginazione. Il mio sospetto è una certezza: la mia squadra non vince mai perchè non ha favori da nessuno.
Ultimo appunto: Non guarderò mai più un solo minuto de "Il processo di Biscardi". Non che l'abbia mai fatto, ma dopo quello che ho sentito dire da Moggi, preferirei sentire parlare di calcio Ilary Blasi piuttosto che dei giornalisti che non svolgono con correttezza il proprio lavoro.

Alla prossima puntata.
Carlo

07 maggio 2006

Moggi-gate, la parola ai tifosi tra sfottò e accuse




Alessandro

06 maggio 2006

BASTA!!

Altro che "Gazzetta dello Sport", dovremmo chiamarla "Gazzetta dei Tribunali". Sulla rosea datata sabato 6 maggio 2006 le pagine dedicate allo sport in quanto pratica sportiva, gioco, passione e divertimento sono davvero poche.
Dalla prima pagina (tutto il taglio centrale) fino a pagina 7 l'argomento trattato è il cosiddetto Moggi-gate, diviso in diversi articoli tra intercettazioni, denuncie, iscrizioni nei registri degli indagati prima per associazione a delinquere a Napoli e poi (una anticipazione della Gazzetta) per illecito sportivo con minaccia e violenza dalla Procura di Roma. Insomma l'ennesimo schifoso (passatemi il termine) scandalo di questo calcio malato.
Come se non bastasse la pagina numero 9 è dedicata alla situazione dell'ex-campione biancoceleste Giorgio Chinaglia al quale, dopo aver ricevuto accuse di aggiottaggio e di ostacolo all'autorità di vigilanza, viene attribuita anche l'ipotesi di reato per "riciclaggio aggravato dalla circostanza di aver agevolato l'attività della camorra". Tutto sempre all'interno del tentativo di acquisto della Lazio del buon Lotito.
La cronaca dello sport, quello vero, inizia soltanto alla pagina numero 11 con le probabili formazioni della giornata calcistica che deve iniziare.
Colgo spunto dal post precedente del mio collega Carlo per lanciare un appello: ragazzi, dedichiamoci ad altri sport!! Ne abbiamo basta di truffe, imbrogli, soldi che girano sempre nelle stesse sporche mani e di telefonate intercettate. BASTA!!

Alessandro

05 maggio 2006

Sport e trasparenza: il mio basket

E' ormai parecchio tempo che ribadisco la mia preferenza verso il basket piuttosto che verso il mondo del calcio. Non entro in merito di quanto successo in questi giorni: le intercettazioni telefoniche di Moggi&friends le potete leggere su www.gazzetta.it insieme alle repliche della dirigenza juventina.
Il mondo del calcio è sporco, gli interessi sono troppi e i giocatori somigliano sempre più ad attori ben preparati. Seguo il basket da molti anni (tifosissimo Vertical Vision Cantù) e posso dire che lì qualche valore è rimasto. Soprattutto nelle piccole realtà, esiste ancora un universo che nel calcio non sarebbe immaginabile a qualsiasi livello. L'amore per la squadra, i giocatori come vere bandiere, l'agonismo sano, i pronostici che si possono capovolgere: questo è il mio basket, quello che ti riesce sempre a stupire. Quello che ti regala emozioni e che non ti dà l'impressione di essere finto. Quello che ti fa anche conoscere i giocatori come se fossero persone normali.
Cosa può dare oggi il calcio? Società fallite, giocatori venerati e strapagati, le vittorie sempre delle stesse squadre. Ci mancavano anche le "amichevoli" telefonate...dove si andrà?
Chi ha potuto vedere su Sky la partita di basket Cantù-Roma di domenica 30 aprile sa cosa può dare il basket, un brivido lungo 40 (o 45, in questo caso) minuti. Unito alla consapevolezza di non dare mai nulla per scontato. Il calcio, oggi, non può offrirlo se non in rare occasioni.

Alla prossima puntata.
Carlo

04 maggio 2006

Il caso TicketOne: un altro monopolio italiano


















Il blog di Beppe Grillo, www.beppegrillo.it, è uno dei siti che visito più spesso per tutti gli spunti di riflessione che riesce a darmi.
Curiosando, ho notato un post molto interessante proprio di oggi, che ci fa comprendere come un campo così redditizio come la vendita di biglietti per spettacoli sia in realtà in mano ad una sola azienda, la TicketOne.
Beppe Grillo inizia così il suo post: "Io non vendo più on line i biglietti dei miei spettacoli attraverso TicketOne. Una società che opera in un regime di sostanziale monopolio di cui non capisco l’utilità e di cui ho già scritto in un precedente post.Lancio un appello ai colleghi del mondo dello spettacolo perchè facciano altrettanto."
Di seguito il popolare attore pubblica una lettera di un lettore del suo blog, che spiega in modo dettagliato come funzioni il regime di monopolio della vendita dei biglietti. TicketOne grazie ad esso può aumentare in modo sproporzionato le proprie entrate economiche.
E' molto interassante da leggere e serve a tutti per capire i reali costi della prenotazione dei bliglietti.
Nella vignetta qui sopra, tratta dal post di Grillo, è riassunta in modo efficace la situazione di chi si appresta a comprare un biglietto. Rapina...già, ma di chi?


Alla prossima puntata.
Carlo

Fiducia ai giovani................................


"L'uomo della Provvidenza" disegnato da Mauro Biani è ovviamente il senatore a vita Giulio Andreotti che alla beneamata età di 87 anni (o giù di lì) si è candidato (dietro richiesta del centrodestra berlusconiano) alla Presidenza del Senato. Ha perso per pochi voti a favore di Franco Marini (solo 73 anni) detto simpaticamente Francesco, candidato dell'Unione.
Dopo che nella giornata di ieri, 3 maggio 2006, maggioranza e opposizione hanno ripetutamente chiesto a Carlo Azeglio Ciampi (85 primavere) di concedere il bis alla Presidenza della Repubblica, un normale cittadino come il sottoscritto ha pensato che i prossimi passi di questo governo saranno alzare l'età della pensione a 75 anni, alzare la maggiore età dagli attuali 18 anni ai 30 e impedire categoricamente ai "giovani" sotto i 40 anni di sentirsi importanti per il futuro (???) della società.
Ma fatemi il piacere............


 
Non voglio dimostrare niente, voglio 
mostrare. Federico Fellini