NonTutteLeVeritàSonPerTutteLeOrecchie

ADNKRONOS TOP
ADNKRONOS NEWS

16 giugno 2006

Parlamento pulito

Pensi che un politico condannato in via definitva dalla Giustizia italiana non debba sedere sulle poltrone del nostro Parlamento?? Allora aderisci all'iniziativa di Beppe Grillo "Parlamento Pulito".
QUI la pagina Web con tutte le informazioni.

Alessandro


Aggiornamento 20/6/2006: Notizia presa da corriere.it:
BARI - Mandato di arresto per l'ex presidente della Regione Puglia Raffaele Fitto nell'ambito dell'inchiesta sul presunto illecito affidamento al consorzio San Raffaele di Roma dell'appalto da 198 milioni di euro per la gestione di undici residenze sanitarie assistite (Rsa). Ma Fitto non va in carcere: essendo stato eletto in aprile alla Camera dei deputati nelle liste di Forza Italia, fino all'eventuale autorizzazione di Montecitorio è stato messo agli arresti domiciliari.

Alessandro

11 Comments:

  • No non lo penso. L'operazione parlamento pulito è in alcuni suoi aspetti anti costituzionale. Un politico, e un qualsiasi cittadino, condannati in via definitiva e che abbiano scontato la propria pena, possono partecipare alla vita politica e candidarsi.
    Non entro nel merito del giusto o sbagliato. O dell'opportunità di candidarsi dopo una condanna. Ma è così, ed è l'ennesima operazione populistica da parte di Beppe Grillo.
    Dice nel suo post che la legge andrebbe cambiata: no andrebbe cambiata la Costituzione.
    E siamo così sicuro di volere un simile cambiamento? Perchè se è così, si aprono pericolosi baratri, si da per scontato che una persona condannata in via definitiva per qualsiasi cosa non sia recuperabile. Qualsiasi reato è condannato per sempre. E a me la parola per sempre non piace molto...
    Matteo Sartini

    By Anonymous Anonimo, at 16 giugno, 2006 12:28  

  • Ottime osservazioni. Il problema forse sorge quando i politici che vengono condannati non interrompono la loro carrierra politica per scontare la pena o addirittura non la sconteranno mai proprio perchè il loro ruolo glielo permette. La caduta in prescrizione per i reati di Berlusconi sono un precedente preoccupante.
    Ciao e grazie per l'intervento
    Alessandro

    By Anonymous Anonimo, at 16 giugno, 2006 12:41  

  • Aggiungo soltanto che nel commento precedente ho omesso gli aspetti etici, morali e di rispetto al cittadino che dovrebbero essere insiti nel ruolo di politico e che comunque non reputo secondari.
    Saluti
    Alessandro

    By Anonymous Anonimo, at 16 giugno, 2006 12:49  

  • La questione è controversa. Da una parte, la legge permette di ricoprire qualunque carica una volta scontata la pena, che deve essere rieducativa. Però è senz'altro inopportuno che una persona condannata per reati gravi ricopra cariche di alto livello istituzionale.
    Clamoroso il caso di cui si discute in questi giorni:
    -Sergio D'Elia (condannato a 30anni per omicidio, ex-terrorista di prima linea) eletto segretario della Camera;
    Meno evidenti, ma altrettanto inopportuni altri due casi:
    -Daniele farina (condannato per detenzione di esplosivi, furto, occupazione indebita e altri reati minori) eletto vicepresidente della Commissione Giustizia.
    -Caruso, noglobal eletto in parlamento con svariate condanne minori.

    Sull'immunità parlamentare si apre un altro capitolo controverso, però è uin'altra cosa rispetto ai casi elencati.

    Massi
    www.unabolgia.blogspot.com

    By Blogger unabolgia, at 16 giugno, 2006 13:15  

  • Grazie per il bel intervento Rui. Concordo sul "poco opportuno" riguardo alle cariche istituzionali affidate a condannati (grazie per gli ottimi esempi).
    L'immunità parlamentare è un'altra cosa, spesso anche molto più complicata e controversa.
    Ciao ciao
    Alessandro

    By Anonymous Anonimo, at 16 giugno, 2006 17:29  

  • Sono pienemente concorde con Alessandro. Non è un problema di aver scontato pene o altro, il problema di base è etico. Chi rappresenta i cittadini DEVE avere dei valori e dimostrarli giorno per giorno. Come mi posso sentire rappresentato da personaggi che dovrebbero creare leggi giuste e invece sono i primi a infrangerle? L'immunità parlamentare è uno dei più gravi scandali legalizzati.
    Come può essere parlmentare chi è in attesa di giudizio per aver commesso reati? E' il buon senso che impone il distacco dalla vita politica, ma la logica del potere come al solito è più forte di tutto.
    Questa non è un' iniziativa populista a mio parere: è un'operazione etica e morale, in una nazione dove la furbizia dei pochi vince sempre contro l'interesse dei molti.
    Non è un problema di destra o sinistra, è tutta la politica italiana ad essere coniviolta, il marcio non ha colore. Abbiamo poche armi per difenderci: grazie a Beppe Grillo che spesso ce ne suggerisce alcune.

    By Anonymous Anonimo, at 16 giugno, 2006 17:32  

  • Grande socio! Siamo in sintonia totale!

    By Anonymous Anonimo, at 16 giugno, 2006 17:35  

  • Vedete sono anch'io dubbioso dell'OPPORTUNITA' di presentare rappresentanti dei cittadini già condannati in via definitiva; ma temo anche che un'allargamento di questo concetto porterebbe il condannato che ha già scontato la pena ad essere totalmente escluso dalla vita pubblica, cosa che per altro già accade con i poveri diavoli che magari hanno la pedina sporca per errori di gioventù, nessuno gli vuole concedere una seconda opportunità per il loro passato ingombrante, ed ecco che sono messi nelle condizioni di ripetere il furto; recupero sociale, zero.
    Sono invece d'accordo con te Alessandro quando dici " i politici che vengono condannati non interrompono la loro carrierra politica per scontare la pena o addirittura non la sconteranno mai proprio perchè il loro ruolo glielo permette"; ma non è il caso di cui avevo parlato io, perchè mi ero limitato ai casi di pena già scontata.
    Per quanto riguarda il commento di Carlo, ci vado sempre con i piedi di piombo quando si parla di etica e di morale; li trovo dei concetti molto sfuggenti, soprattutto il secondo, e profondamente soggettivi, aperti a cambiamenti a seconda della storia e della società che li applica; davvero non riesco a capire il problema etico o morale di un rappresentante che è "pulito" per la legge e che ha la possibilità di ravvedersi e incominciare da capo; come ho già detto, diverso il caso di condanne da scontare o di processi pendenti.
    Vorrei infine far'notare come il caso D'Elia sia un po'particolare: non fu colui che uccise ne che partecipò all'episodio dell'evasione di massa dal carcere delle Murate, era lontano da Firenze quel giorno, ma fu condannato a 30 anni per "partecipazione morale"; un accusa che non esite più ai giorni nostri.
    Saluti
    Matteo

    By Anonymous Anonimo, at 17 giugno, 2006 13:02  

  • Per "morale" il dizionario dice "l'insieme dei principi che regolano il comportamento degli uomini nella vita privata e pubblica" e l'aggetivo morale indica qualcosa "che riguarda i costumi, il modo di vivere e, in generale, una condotta che impone di fare il bene e di sfuggire il male". Queste sono definizioni da dizionario e sinceramente il concetto di morale non mi sembra così sfuggente come dici tu, anzi appare solido anche di fronte a cambiamenti storici delle società nel tempo. L'etica e la morale sono due concetti forti, su cui dovrebbe basarsi la vita giornaliera di ogni essere umano. Chi le segue merita il rispetto della comunità, chi le sfugge non la rispetta. Questo è, in sintesi, il mio pensiero.
    Per quanto riguarda le pene, sono concorde con te quando scrivi che la pena debba essere riabilitativa per chi la sconta, e rende la persona un nuovo elemento della società con gli stessi diritti degli altri. Non ti nego che però nel concreto faccio più fatica a dar fiducia a chi ha già sbagliato in passato, soprattutto se deve ricoprire cariche di rappresentanza. Sono consapevole che però il mio è un atteggiamento sbagliato.
    Per chi ha processi in corso o condanne da scontare mi sembra assurdo che possa continuare a svolgere una vita politica. Non è nella posizione corretta per farlo.
    Ti ringrazio Matteo perchè i tuoi commenti denotano sempre grande intelligenza e una visione dei fatti completa. Hai argomentazioni forti con cui è sempre costruttivo confrontarsi, e in un dialogo questa è sempre la cosa più importante, perchè permette di accrescere la tua conoscenza e di vedere le cose con nuovi occhi. Grazie davvero!
    Carlo

    By Anonymous Anonimo, at 18 giugno, 2006 17:02  

  • Un aspetto molto semplice della discussione, secondo me, riguarda i COMPITI che un politico, riabilitato dopo aver scontato la pena, deve svolgere. Ogni politico ha il diritto/dovere di rappresentare a livello istituzionale il cittadino e soprattutto essere garante di serietà e onestà nel proporre nuove leggi, nel votare D.D.L. e nuove riforme sociali studiate da altri e ancora nel garantire il rispetto delle leggi già esistenti. Dunque il cuore della discussione sta proprio nel capire se un politico, che ha tradito le leggi di cui dovrebbe essere garante, ha ancora le carte in regola per svolgere le funzioni suddette. A mio parere no, ma è un parere strettamente personale. Senza contare che ormai dobbiamo fare i conti con l'Europa dove questi fatti non sono guardati certo di buon occhio.

    Mi unisco ai ringraziamenti fatti dal mio collega Carlo a Matteo.
    Grazie e saluti

    Alessandro

    By Anonymous Anonimo, at 18 giugno, 2006 17:20  

  • La responsabilità morale è a volte più grave di quella di chi preme il grilletto. Il mandante a mio parere è senz'altro più colpevole del killer (vedi casi Sofri, D'elia e tutti gli altri "cattivi maestri"

    By Blogger unabolgia, at 19 giugno, 2006 10:09  

Posta un commento

<< Home


 
Non voglio dimostrare niente, voglio 
mostrare. Federico Fellini