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14 maggio 2006

Le potenzialità della Rete

Mi interrogo spesso sul titolo del corso che sto seguendo all'università e a cui è legata la nascita di questo blog: "informatica applicata al gionalismo". Pensandoci sopra mi sto convincendo sempre più che forse la titolazione giusta per un corso come questo sarebbe stata "giornalismo applicato all'informatica". Cerco di spiegare le mie ragioni.
Nel caso della prima titolazione l'idea insita è che al giornalismo, alle sue forme, alle sue tecniche e al suo linguaggio vengano applicate le nuove tecnologie informatiche (soprattutto internet) e si debba quindi studiarne questo "inserimento" nel nuovo mondo.
Con la seconda titolazione invece si sottolinea come è il giornalismo che cambia le sue tecniche, il suo stile, il suo linguaggio per adattarsi alle nuove tecnologie e soprattutto per sfruttarne le enormi potenzialità.
Secondo me la seconda ipotesi è quella più in linea con la mia idea di giornalismo on-line. Si è sottolineato spesso come tra giornalismo cartaceo e giornalismo in rete ci siano grandi differenze che partono da aspetti più semplici come l'usabilità, la comodità, i costi ridotti per arrivare ad aspetti più importanti e complicati come la scelta del linguaggio, i tempi, l'interattività e la multimedialità. Ma sono proprio questi ultimi termini che fanno la differenza: le enormi potenzialità della rete hanno cambiato, per certi versi, la natura di una tipologia di giornalismo.
La possibilità di usufruire in un unico contesto di forme di comunicazione diversa è la straordinaria forza di internet. Nelle home page dei giornali infatti le notizie sono presentate sia sotto forma di testo, che di file audio, che di file video, che di grafico , che di tabella, che di galleria di immagini. Tutto sotto lo stesso tetto. Tutto aggiornato in tempo reale. Quindi è il giornalismo che, applicato a queste potenzialità del Web, cambia. Si concentra sulla quantità e sulla multimedialità delle notizie invece che sulla qualità, come avviene invece per i quotidiani. Si concentra su una informazione "minuto per minuto", a differenza di una giornaliera sempre dei quotidiani. Si concentra su un linguaggio più diretto, efficace, schietto, diverso da quello delle grandi firme, degli editoriali, degli elzeviri.
Come detto anche dal Prof. Alfonso, non è idea assurda pensare che in futuro i quotidiani siano dedicati soltanto al commento e l'informazione diventi materia esclusiva di internet.
Detto questo è naturale notare come l'informatica col tempo cambia, si migliora e si perfeziona per aumentare sempre più la sua forza. Personalmente ho più idea di una tecnologia che aspetta solo di essere scoperta a fondo, di essere sfruttata da questo giornalismo e non viceversa.

Alessandro


 
Non voglio dimostrare niente, voglio 
mostrare. Federico Fellini