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17 maggio 2006

Governo Prodi, ecco la lista dei ministri

Il governo è fatto. Prodi, in qualità di Premier della coalizione di centrosinistra, ha letto la lista dei ministri che formeranno il governo dei prossimi (???) 5 anni.
Cliccando su questo link troverete la scheda con tutti i nomi e le cariche.
Guardando la lista però mi saltano subito all'occhio delle stranezze.
Innanzitutto la famosa questione delle "quote rosa" (riguardante la presenza femminile all'interno del governo) tanto dibattuta durante la campagna elettorale, mi pare sia stata un pò "tradita" da Prodi. Il ministro donna con un certo peso politico risulta essere praticamente solo Livia Turco, ministro della Salute, in quanto tutte le altre donne incaricate da Prodi, oltre ad avere un peso politico inferiore, risultano essere ministri senza portafoglio.
Per definizione i ministri senza portafolglio non sono a capo di un ministero e nel bilancio dello Stato non sono previsti stanziamenti per le loro attività. Questi ministri entrano a far parte del Consiglio dei Ministri e si occupano di questioni politiche ma non amministrative.
Operazione di forte appoggio al ruolo politico delle donne sarebbe stato quello di affidare ministeri come l'istruzione, i beni culturali, l'ambiente e perchè no la difesa a politici come Rosy Bindi o Emma Bonino a cui invece sono stati affidati rispettivamente i compiti di ministro della famiglia e ministro degli affari europei (tutti e due senza portafoglio).
Altra questione risulta essere quella relativa al Segretario dei DS, Piero Fassino, escluso dalla lista ufficialmente per dedicarsi alla creazione del nuovo partito democratico. Per l'impegno sempre profuso alla causa del centrosinistra e per il peso avuto nella campagna elettorale mi sembra una esclusione abbastanza opinabile.
Altro paio di maniche invece sul nome di Clemente Mastella. Se penso che la Giustizia Italiana dipenderà dalle sue scelte mi scende un brivido lungo la schiena. Ma questo è il contentino che Prodi ha voluto dargli e dobbiamo adeguarci.
Naturalmente non vedo solo nero. Positive a mio parere sono le scelte di D'Alema agli esteri, di Padoa Schioppa all'economia, di Amato agli interni e di Gentiloni alle comunicazioni.
Come estremamente positiva è l'introduzione tra i dicasteri senza portafoglio, del ministero alle Politiche giovanili e allo sport, affidato a Giovanna Melandri. "La Melandri, come ministro per i Beni culturali con vigilanza sullo sport, ha legato il suo nome alla prima vera riforma del Coni nel dopoguerra, avvenuta con il decreto legislativo del 23 luglio 1999" (da gazzetta.it).
Tutto sarà da vedere, provare, giudicare. Dobbiamo solo sperare che questo governo faccia la sua politica in modo corretto e onesto come è raro vedere di questi tempi.
Vignetta di Giannelli sul Corriere della Sera del 17/5/2006

Alessandro

3 Comments:

  • Ciao

    per quanto riguarda le quote rosa, temo sia un problema analizzato male sia dalle forze politiche sia dalla società. Incarichi di responsabilità alle donne? Sono d'accordo, ma bisogna fare due considerazioni preliminari: che ci sia una effettiva capacità di governo delle suddette in primis (ed escluse la Bonino, la Turco e la Bindi, che sono entrate, non ne vedo altre; d'altra parte non si poteva mettere agli esteri una, la Bonino, favorevole alla guerra irachena); e poi, prima di parlare di quote rosa, bisogna verificare quanto, numericamente parlando, le donne si occupano di politica: io ho fatto attività politica per due anni e di donne ne ho sempre viste molto poche. Se non ci sono, o sono in schiacciante inferiorità, come fare?
    Un'altra considerazione: D'Alema agli Esteri mi inquieta, primo perchè ci ha portati in guerra una volta e sarebbe capacissimo di rifarlo, secondo perchè temo porterà la sua enorme autostima, che troppo spesso sconfina in un senso di superiorità davvero inquietante, nelle riunioni con gli altri capi di stato! Serve dialogo, non spocchiosità.
    Concordo in pieno su quel poltronificio che porta il nome di Mastella.Per il resto mi sembra davvero una buona squadra di governo. Speriamo bene.
    Matteo Sartini

    By Anonymous Anonimo, at 18 maggio, 2006 08:54  

  • Grazie Matteo per le tue considerazioni. Sulle quote rose concordo sul fatto che per poter parlare di donne al governo bisogna prima renderci conto della loro inferiorità numerica però dobbiamo anche chiederci perchè ce ne sono così poche nei piani alti della politica. Non ti sembra che ci sia, da sempre, una preconcetta chiusura del sistema politico verso le donne? Cosi facendo non abbiamo neanche i mezzi per giudicare le loro capacità politiche, non avendole mai potute constatare appieno.
    Su D'Alema concordo abbastanza sulla spocchiosità però lo considero uno dei pochi uomini politici rappresentativi della sinistra, anche se raramente dice cose di sinistra, e uno dei pochi capaci di far pesare come un macigno la sua esperienza politica. Concordo sul finale.....speriamo bene!!!
    Ciao

    By Anonymous Anonimo, at 18 maggio, 2006 14:47  

  • Le capacità politiche di Massimo D'Alema non possono essere messe in discussione, perchè è uno dei veri "politici" del panorama italiano. Si può discutere sulle sue dichiarazioni e sulle sue frequenti divergenze con l'ala radicale del suo partito, ma non sulle sue capacità di statista. Per gli Esteri il suo nome è una garanzia di grande capacità.

    Carlo

    By Anonymous Anonimo, at 18 maggio, 2006 15:17  

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